Autore Topic: Figli dell'Ultima Alba VII - Cap.4: In guerra! (parte seconda)  (Letto 1106 volte)

Sceiren

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Figli dell'Ultima Alba VII - Cap.4: In guerra! (parte seconda)
« il: Novembre 02, 2011, 09:03:56 am »
L’orco sollevò il pugno verso l’alta cupola di roccia, debolmente illuminata dalla rassicurante e calda luce di A’dal.
- Finalmente è giunta l’ora in cui onore e sangue segneranno il nostro tempo! I nostri popoli sono stati feriti con l’evidentemente inutile tentativo di abbattere il morale e la determinazione dei presenti, ma Thrall mai come adesso è deciso e mai come ora è pronto a restituire colpo su colpo! Io e il mio clan e gli orchi tutti non attendevamo che questo!, ed ora che Orgrimmar seppellisce i propri figli, a maggior ragione tutti coloro che mi onoro di rappresentare sono pronti per la vendetta! Il muro della vergogna non esiste più, le rotte verso Nord di nuovo libere! Dobbiamo attaccare! -
Cairne, zoccolo insanguinato annuì grevemente facendo tintinnare i pendagli che adornavano il suo collo taurino.
- La visione mi tormenta, alleati consiglieri, ed è impossibile impedire che giri nella mia testa come il sole gira intorno al mondo.  Il re traditore ha colpito proprio come i miei sogni mi avevano mostrato e il suo obiettivo è quello di incatenare coloro che non riuscirà a schiacciare.  Il Progetto è nato per questo e il momento è giunto.  Appoggio la mozione dell’amico Thrall di Orgrimmar.
Re Magni si umettò le grosse labbra rosate e si accarezzò la barba prima di lanciare un’occhiata a Re Varian Wrynn che con le braccia conserte ed un sorriso sprezzante ascoltava, ma non chiedeva la parola.
- L’entusiasmo del Signore della Guerra è ammirevole e contagioso, non c’è che dire – iniziò il Magister Rommath sporgendosi in avanti sul tavolo e lasciando occhiate color smeraldo agli alleati dell’altra parte del tavolo – tuttavia negli interventi che ho sentito non si accenna minimamente alla strategia vera e propria, l’anima del nostro evidente, ma non definito attacco. Il Progetto, Thrall e Cairne, è operativo già da qualche anno, precisamente è operativo da quando il Re dei Nani ha mostrato il primo dei tre oggetti a questo tavolo, quindi non si tratta di quanto il Progetto sia operativo, quanto piuttosto quanto quest’ultimo sia in avanzata realizzazione.  Non possiamo fare il gioco del nemico cedendo alle lusinghe di un attacco, sia questo mosso dalla vendetta o da nobili… propositi.  Un attacco su larga scala come quello di cui stiamo discutendo va organizzato, definito e comandato, non improvvisato come una rissa in una taverna. -
Thrall digrignò le fauci e fissò con odio il sovrano degli elfi del sangue.
- Come osi sputare simili offese in mia presenza! Cosa vorresti dire, elfo, che forse Thrall parla a sproposito mosso dall’ansia di attaccare? Dimentichi forse che sono Io che ho espugnato Il Tempio Nero comandando orde di soldati, tra cui anche i tuoi! O dimentichi che sempre Io ho affondato la mia ascia nel petto di Illidan, il traditore, ponendo fine alla sua esistenza e strappandogli il Teschio di Gunlag dalle mani! Cosa avresti fatto tu invece, a parte avanzare pretese sugli estrattori di Netherstorm? Cosa ha fatto costui per il Consiglio?! – e allargò le braccia guardandosi intorno.
- Signori, non ho intenzione di perdere tempo in dispute che non giovano a me come a nessuno in un momento così delicato.  Il Magister ha ragione su un punto: basta con le ovvietà, dobbiamo pianificare e muoverci perché una cosa è evidente: Arthas lo sta già facendo.  Credetemi, lo conosco bene. – disse Sylvanas con voce pacata ed implacabile nella sua freddezza.
- La signora della Città Morta parla con saggezza. – disse il profeta Velen interrompendo il silenzio dei sovrani dell’Alleanza.
- Signori, è evidente che dobbiamo agire,  Re Varian fissò negli occhi Thrall ed ottenne la sua approvazione con lo sguardo, poi continuò con voce risoluta, sicuro di non essere interrotto, Parlo a nome dei miei precedenti alleati affermando a questo tavolo che Stormwind, assieme ad Ironforge, Darnassus ed Exodar è pronta ad entrare in guerra, tuttavia, come sottolineato nei precedenti interventi, essere avventanti ora è pericoloso e soprattutto è ciò che lui vuole da noi.  Valutiamo i fatti: dobbiamo muovere un esercito senza eguali nella storia di Azeroth, un esercito congiunto Orda-Alleanza, per decine di migliaia di militari.  A questo si aggiungono mezzi e rifornimenti che vanno spostati assieme ai soldati.  E’ una macchina complessa soprattutto perché la vittoria non è nel numero, ma nell’intreccio delle risorse e delle qualità che ciascuno di noi possiede.  Parlo delle macchine da guerra di nani e non-morti, parlo dei mezzi volanti di Orchi e gnomi, parlo della magia di elfi di entrambe le fazioni e potrei andare avanti ancora per molto.  A questo si aggiunge un ulteriore elemento di criticità: il Progetto perché se l’esercito regolare potrà anche perdere una battaglia puntando al risultato definitivo della guerra, il Progetto non può fallire.  Un unico tentativo per il risultato che auspichiamo di raggiungere! Uno soltanto, alleati, non è tollerabile pensare di muoverci senza considerare questo fatto cruciale, unitamente agli altri che vi ho presentato. –
- Va infine considerato anche un altro fatto, Re Varian, si intromise Lady Tyrande con un sorriso disarmante ed una voce cristallina, Arthas non ha attaccato ora a caso, a mio avviso, ma perché è più forte ora che nelle prossime stagioni o nelle prime appena passate.  L’attacco ha lo scopo di portarci nelle Northerend ora che lui è più forte, ora che l’inverno è più rigido e i non-morti al suo comando più resistenti. –
- Infatti è impensabile, nonostante le valide argomentazioni avanzate da Thrall, attaccare adesso: serviranno almeno tre o quattro settimane per cominciare a muoverci il che significa che raggiungeremo la terra del nemico a dicembre o gennaio… comunque proprio quando lui vuole. Mi viene freddo solo a pensarci… – iniziò Gelbin Mekkatorque improvvisamente scomodo sul suo sgabello.
- Ma di cosa stiamo parlando! Lasciare che si organizzi per mesi mentre noi staremo qui a perdere tempo? Dobbiamo attaccare e farlo adesso! – tuonò Thrall sbattendo i pugni sul tavolo di roccia.
- Dobbiamo ragionare mossa dopo mossa, amico mio. – tentò di calmarlo il reggente di Thunderbluff posandogli una mano sulla spalla.
- No! Quello che dobbiamo fare non è nasconderci dietro false motivazioni per non partire! –
- Mi dispiace doverti dare una brutta notizia, signore degli orchi, ma se non useremo il cervello resteremo a questo tavolo invece di andare in guerra: prima ho parlato dell’esercito da muovere, ma è evidente che va aggiunto un particolare che pensavo sarebbe rientrato nella logistica e non nel merito della decisione che dobbiamo prendere, tuttavia vedo che sbagliavo così ecco il punto: l’esercito andrà mosso via mare, quale che sia la sua forza o i mezzi che impiegheremo.  Le navi che trasporteranno combattenti e mezzi non raggiungeranno le lande ghiacciate mosse solo da magia o carbone perché così facendo dovremo riempire le stive di combustibile o di maghi e direi che non sono soluzioni praticabili.  No, signori: le navi come dall’alba dei tempi per raggiungere le lande ghiacchiate muoveranno con il vento.   Devo andare avanti? –
- I miei zeppelin ci permetterebbero di fare molto prima con assai meno rischi! –
- Non penso… - sussurrò lo gnomo titubante.
- Puoi ripetere, piccolo essere? – ringhiò Thrall ormai infuriato.
- Parla, Gelbin. – lo incoraggiò Re Magni fissando Thrall con durezza.
- Dico solo che le correnti ascensionali del Maelstrom generano venti di alta quota imprevedibili che impediscono il volo.  Ho provato a volare in direzione del Muro e mi sono ritrovato a nuotare anziché volare… -
- Che ci piaccia o meno la via è il mare e il mare, Thrall, fino a primavera, non sarà praticabile.  Ma devo davvero ricordare a voi tutti che in inverno il boreale spira da Nord verso Sud? Devo davvero ricordarvi che questo impedirebbe di superare il muro o la sua posizione? –
Lady Tyrande, ad occhi chiusi, meditava in silenzio mentre il tono della discussione cominciò a salire di nuovo dopo le parole di Varian.  La divisione era netta tra gli interventisti che ignoravano il problema del vento e coloro che volevano attaccare in primavera.  Re Varian ascoltava a sua volta sorridendo, dopo l’intervento, quasi trovando divertente osservare i suoi alleati aggredirsi per la decisione da prendere, poi la voce dell’alta sacerdotessa di Elune echeggiò nella sala portando il silenzio dietro di sé.
- Alleati, non ha alcun senso questa discussione perché la scelta è evidente e che sia a noi gradita o meno è la decisione voluta dal nostro comune nemico: attaccheremo in inverno e il prima possibile.-
I regnanti si cominciarono a scambiare sguardi interrogativi; persino Thrall rimase in silenzio concentrato sulle parole della regina di Darnassus.
- Re Varian ha ragione: l’alagos-gwan o, quello che voi chiamereste “venti gemelli” o, relativamente al solo braccio che spira da Nord sui Reami dell’Est, Boreale, soffia in inverno verso le nostre coste settentrionali, mentre in primavera verso settentrione, tuttavia questo avveniva prima che il muro eretto dal Re dei Lich sparisse.  La natura è estremamente semplice una volta compresa la sua complessità: il muro oltre a essere una protezione, se vogliamo, del regno del nord dall’influenza dei regni a sud di esso, aveva un altro effetto: proteggeva sia noi che loro dalla corrente del Maelstrom.   Fino alla scomparsa del Muro di Nebbia, le correnti ascensionali di cui ha parlato il nostro esperto gnomo, erano il risultato esclusivo dell’impatto delle correnti gelide del Nord con le correnti più calde che salivano dal Sud, ma oggi questo è cambiato: il Maelstrom genera un turbine costante che devia le prime come le seconde influenzando i venti e le correnti.  Non a caso la Stella del Mattino ha registrato una inconsueta difficoltà di manovra, raggiunta la nave proveniente dalle Northerend che, nonostante stazza e superficie velica, era stranamente lenta: il vento era cambiato, deviato se vogliamo.  Sì, avrete capito quello che voglio dire: Arthas ha attaccato ora perché è consapevole di un semplice, inevitabile fatto: il vento ora spira da Sud verso Nord e non il contrario.  Se vogliamo prendere il mare dovremo farlo adesso perché in primavera i due venti gemelli soffieranno sui nostri due continenti in direzione opposta, impedendoci la salita e favorendo, invece, la discesa.  La scelta pertanto diventa molto semplice: muoversi adesso in pieno inverno oppure attendere un anno, e muoverci in inverno, ma l’anno prossimo. –
E come spesso capita, di fronte a problemi insormontabili, talvolta la soluzione a lungo cercata si manifesta inaspettatamente, sciogliendo nodi apparentemente impossibili da slegare.

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Seilune

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Re: Figli dell'Ultima Alba VII - Cap.4: In guerra! (parte seconda)
« Risposta #1 il: Novembre 02, 2011, 09:42:48 am »
Ma usare dei portali no?

Sceiren

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Re: Figli dell'Ultima Alba VII - Cap.4: In guerra! (parte seconda)
« Risposta #2 il: Novembre 02, 2011, 11:17:18 am »
Credi di poter spostare un esercito attraverso un portale?  ???

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Shockwave

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Re: Figli dell'Ultima Alba VII - Cap.4: In guerra! (parte seconda)
« Risposta #3 il: Novembre 02, 2011, 11:24:57 am »
Credi di poter spostare un esercito attraverso un portale?  ???
Sai che code ai TelePortaliPass?!? :D