4. Un piano ambizioso
Le persone stavano in silenzio osservando la sacerdotessa. Sarya osservava con un lieve sorriso gli sguardi attoniti che erano fissi su di lei.
- Sarya - disse Rambosso - credo che tubba dare qualche dettaglio in più ai nostri amici! -
- Si Sarya - ribadì Shieed - cos'è questa storia? -
La sacerdotessa tornò a sedere. - Mi sono giunte informazioni che nelle terre dell'Ovest un'atica forza stia ricostruendo il proprio esercito per tornare a marciare su Azertoh. Questa antica forza è una degli esponenti degli Antichi che fecero la loro comparsa su Azeroth nella Notte dei Tempi. -
- Un drago millenario...le terre dell'Ovest - disse Numenor - ...non starai parlando del Black Dragonflight vero?!? -
- Precisamente. - disse in modo solenne Sarya
- Noi porteremo la testa di Onyxia al Re Varian Wrynn ed otterremo la massima onorificenza che l'Alleanza possa conferire. -
Le espressioni delle persone erano, se possibile, ancora più attonite e sconvolte di prima. Quanto proposto da Sarya andava ben oltre la somma delle singole avventure e missioni svolte dal gruppo. La creatura nel mirino di Sarya era una delle più temute e famigerate di tutta Azertoh. Le storie di avventurieri che avevano tentato e fallito di combattere lei ed il fratello Nefarian erano innumerevoli.
- Amici - proseguì Sarya - so cosa state pensando: Sarya è impazzita - e nel dirlo si rialzò in piedi iniziando a camminare fra i tavoli - Credetemi, non avrei mai avuto il coraggio di presentarvi tale possibilità a meno che non fossi stata assolutamente convinta che possiamo riuscire in questa impresa. -
Gli sguardi degli astanti seguivano la donna avvolta nell'elegnte tunica bianca ed oro, mentre camminava e continuava il proprio discorso. Anche i vari compagni dei cacciatori presenti stavano seguendo la scena come se riuscissero a capire quanto Sarya stesse dicendo.
Di contro, Sarya osservava per brevi intervalli ognuno di loro, cercando di carpire un segno...un'espressione che potesse darle coraggio a procedere la sua oratoria.
- Sarya - Numenor ruppe il silenzio - ci conosciamo da molti anni ed in questo tempo tante sono state le avventure in cui ci siamo tuffati...questa che stai proponendo è davvero imponente. Perdonami se lo chiedo ma: come facciamo senza avere una minima cognizione di quello che ci aspetta? -
- Aspettavo la domanda, vecchio mio - disse Sarya avvicinandosi ad uno dei tavoli e poggiando le mani sulle spalle di Banedon - ecco dove entra in gioco il nostro impavido guerriero. - l'uomo sorrise voltando la testa ed incrociando lo sguardo della donna.
- E' vero - proseguì il guerriero - anni orsono facevo parte di un gruppo...inesperto aggiungerei. Ci trovavamo nelle paludi di Dustwallow nella zona a Sud-Ovest della regione e quasi per caso ci trovammo all'interno di una caverna che in realà...era la tana della dragonessa Onyxia. Pochi fecero ritorno da quell'avventura ed anche loro - alzò la mano sinistra andando a sfiorare una profonda cicatrice che dall'occhio sinistro scendeva quasi fino alla bocca - con qualcosa che non avrebbe consentito di dimenticare l'accaduto. -
Il silenzio tornò a calare come le tenebre nella sala. Anche i rumori dei festeggiamenti in arrivo dall'esterno erano più sopiti.
Sarya riprese a parlare - Ma è passato del tempo da allora e quella esperienza assieme a molte altre hanno forgiato il tuo spirito guerriero - e nel dirlo strinse le spalle di Banedon.
- Ah certo - proseguì lui - con l'esperienza fatta da allora mi considero una persona diversa. Oggi non ripeterei assolutamente scelte fatte nel passato che hanno portato all'evolversi disastroso di quella campagna. E' per questo che mi sono proposto come guida a Sarya quando mi ha accennato a questa possibilità. -
- Inoltrè - incalzò Banedon - voi siete un gruppo dalle capacità ben superiori a quelle delle persone con cui mi sono trovato nella tana di Onyxia. Con questo non voglio dire che il viaggio sarà come una gita di piacere nelle praterie di Arathi, ma di sicuro potremo fronteggiare le avversità in maniera...come dire...responsabile! -
A quel punto iniziò un brusio delle persone che ai vari tavoli scambiavano le proprie opinioni.
- E' ora di affilare le asce - sussurrò Wolborg a Laren al loro tavolo
- Elune accompagnerà il nostro cammino, come sempre - stava dicendo Manwe a Jendevis
Il brusio fu rotto da Thorrin che, saltando sul tavolo, disse - Una testa di drago manca alla mia collezione!!! ANDIAMO!!!! - Il nano, nell'allzare le braccia al cielo, si sporse troppo indietro e cadde rovinosamente sulla sedia, nel fragore di una risata generale.
Elenid e Halliwell accorsero subito per soccorrere il cacciatore, ma la scena del nano che dormiva profondamente, circondato da boccali vuoti di birra, consentì loro di tranquillizzare il resto del gruppo.
- Allora, amici, condividete lo spirito di Thorrin? -
Il "SI" fù ancora più fragoroso delle risa di poco prima anche perchè accompagnato da ruggiti ed ululati dei comagni animali, quasi tutti si ritrovarono in piedi alzando al cielo la propria spada o arco.
Quando la calma fu recuperata, Sarya riprese a parlare - Ottimo, a questo punto non resta che partire. Prendiamoci un paio di giorni per precuperare il minimo indispensabile. Faremo provviste serie a Theramore. -
- Prossima destinazione, il porto di Menethil! -