EPILOGO. Due estati.
Per due volte la festa di mezza Estate fu celebrata a Stormwind dopo il ritorno dei FENICE alla capitale. La vita era ripresa in modo più o meno normale. I nuovi arrivati erano ormai integrati nel gruppo ed avevano deciso di restare con i loro nuovi amici in cerca di avventure.
Deathspike si allontanava dalla torre dei maghi con passo spedito verso il distretto commerciale della città. La temperatura era gradevole ed i bambini correvano giocando per le strade nonostante l'ora del tardo pomeriggio. Vicino ad uno dei ponti sui canali il mago trovò Shieed che contemplava due persone pescare.
- Ehilà! Tutto a posto amico? - chiese il paladino
- Si...tutto bene - rispose in modo stranamente sbrigativo il mago. Aveva una strana espressione in volto, sembrava teso e pensieroso. Il contrario del suo solito insomma.
- Che succede mago? Non me la racconti giusta! -
- Devo parlare con Kiriany, subito. Faresti meglio ad esserci anche tu - disse senza rallentare minimamente - Anzi facciamo così - si fermò di colpo e mise una mano sulla spalla del paladino - raduna tutti, ci vediamo tra un'ora nella locanda del quartiere dei nani. Ora vai! - e si rimise in cammino senza indugiare ulteriormente.
Shieed lo guarò allontanarsi. Il mago non stava scherzando, c'era davvero qualcosa di grosso in ballo. Con un breve incantesimo evocò la sua cavalcatura dorata e corse verso la cattedrale.
Un'ora dopo il gruppo era riunito al piano superiore della locanda dei nani. La situazione tanto ricordava lo stesso incontro fatto in quel luogo due anni prima.
Tutti sedevano ai tavoli di fronte alla propria consumazione chiaccherando. Deathspike si alzò e si schiarì la voce, quando ebbe l'attenzione di tutti proseguì - Dunque, vi ho radunati qui poichè ho un'importante notizia da darvi...ed è legata agli avvenimenti di due anni fa a Theramore. -
Se qualcuno ancora stava mangiando o bevendo, quella frase fece calare boccali e posate sui tavoli.
- Come scusa? - chiese Shieed
- Allora, due anni fa, durante lo scontro nella caverna, mi sono trovato di fronte ad alcune piccole rocce che emettevano una strana luminescenza, del tutto simile a quella messa in evidenza dall'incantesimo rivelatore che Halliwell, Elenid ed Io abbiamo usato. Quel giorno, a dire il vero senza sapere il perchè, ho preso alcune di quelle rocce e le ho portate con me. - si fermò per bere un sorso di birra scura.
- All'arrivo a Theramore mi sono subito recato da Lady Proudmoore a parlare dell'accaduto e dell'incantesimo; da lei ho ottenuto un documento che esortava i maghi del Kirin Tor ad indagare sulla situazione. Le indagini sono subito iniziate, non appena siamo arrivati a Stormwind...e sono continuate fino ad oggi. -
Tutti stavano in silenzio e guardavano il mago.
- Quindi? - lo esortò Kiriany
- Come già avevamo ipotizzato, e come i fatti hanno poi confermato, quella magia non era del nostro mondo. Il varco era stato aperto in un'altra realtà ed aveva consentito di arrivare fino a questa. Quello che non sapevamo è che quel tipo di portale non funziona nel modo classico che tutti conosciamo. -
- Cosa vuoi dire? - chiese Shockwave
Il mago assunse un tono estremamente impegnato e sipegò - Ecco, se consideriamo i portali stabili che conosciamo noi, questi mettono in comunicazione due luoghi e l'attraversamento del portale consente sempre di arrivare dal luogo di partenza a quello di destinazione e viceversa. Con questo tipo di portale invece la destinazione non è mai la stessa. -
- No...non capisco - disse Shieed - cosa significa che non è la stessa? -
- Mi spiego con un esempio: immagina di avere uno di quei varchi qui a Stormwind, attraversandolo ci troveremmo a Darnassus. Attraversandolo nuovamente da Darnassus non torneremmo a Stormwind, ma ci potremmo trovare...mmm...alla cittadella di Hellfire. E di nuovo, da Hellfire ad Orgrimmar e così via. Hai capito? -
- Si ho capito. La destinazione è casuale ogni volta che attraversi questo portale. -
- Sbagliato! - disse Deathspike battendo una mano sul tavolo - Il punto è proprio questo! La destinazione NON E' casuale. E' ciclica. Il varco mette in comunicazione due, tre, cento...mille luoghi ed il percorso per colui che lo attraversa resta costante per tutte le volte che egli attraversa il varco. -
- Quindi - continuò Shockwave - la 'memoria' del varco è legata alla singola persona? Due uomini che attraversassero il varco potrebbero trovarsi a destinazioni differenti? -
- No no...il ciclo delle destinazioni è legato ai luoghi, non alle persone. Nel tuo esempio entrambi arriverebbero alla prossima destinazione nella sequenza del varco. -
Di nuovo il silenzio calò su di loro. Gli unici rumori erano quelli di risate e vetri rotti che arrivavno dal piano di sotto.
Momor ruppe il silenzio - Potrei non aver afferrato tutto, e la domanda che stò per fare potrebbe risultare sciocca ma...cosa comporta tutto ciò? Va bene, sappiamo con maggior esattezza in cosa ci siamo imbattuti due anni fa. E quindi? -
Deathspike inspirò a fondo, poggiò entrambe le mani sul tavolo e rispose - Possiamo riaprire il varco. -
- Riaprirlo? Qui? - chiese Occult
- Si, i maghi del Kirin Tor nella torre sono sicuri di poterlo fare. -
- A costo di apparire di nuovo come l'ultimo della classe - disse Momor - cosa ce ne facciamo di una maledetta cosa che solo disastri ha portato al nostro gruppo? -
- Gli altri - rispose Kiriany
- Come? - chiese l'elfo
- Dopo il crollo nella caverna, quandi ci siamo divisi dal resto del gruppo, abbiamo trovato solo Halliwell, Laren e Palladio. Se in quel posto erano presenti altri varchi i nostri compagni potrebbero averli attraversati e quindi sarebbero ancora vivi. -
- Kiriany - disse il cacciatore - non voglio spegnere la speranza che alberga in te, ma quei bozzoli erano pieni di esseri. Potrebbero esserci stati anche Rambosso, Thorrin, Manwe e Jelanda li dentro resi irriconoscibili da quei mostri. O ancora, potrebbero essere rimasti vittima del crollo o dell'esplosione innescata da Meushi! -
- Vero - rispose lei - ma potrebbero anche aver attraversato uno di quei varchi prima di tutto questo. Tu riesci a sopportare tale dubbio? Io personalmente no e voglio fare tutto ciò che è in mio potere, anche a distanza di due anni, per arrivare in fondo a questa storia. Quando possono aprire questo varco? - chiese al mago.
- Mi hanno detto che erano praticamente pronti. -
- Bene, allora avvertili per cortesia che domani al sorgere del sole io lo attraverserò. - dicendolo si alzò in piedi - Amici, non voglio costringere nessuno a seguirmi. Se qualcuno di voi lo volesse, sarei grata della sua presenza. Ma sono pronta ad attraversare quella cosa e cercare i nostri amici da sola. Nessun rancore per chi vuole restare. -
- Io ci sono - disse Deathspike
- Allora anch'io - commentò Shieed - non ti posso lasciar andare in giro da solo! -
- Anch'io! -
- Conta su di me!! -
le voci si sovrapponevano e le risposte erano tutte volte a voler prendere parte al viaggio.
- Questa volta ci siamo anche noi - aggiunse Cassiopea - non resteremo qui in città ad aspettarvi! -
- Vi ringrazio amici. - disse asciugandosi le lacrime - Ora continuiamo con la cena ed assicuriamoci un giusto riposo. Domani i FENICE si mettono in viaggio! -
La mattina successiva il gruppo si ritrovò nella torre dei maghi di Stormwind. Salendo fino in cima alla lunga spirale di scale giunsero fino ad un'ampia stanza dove quattro maghi del Kirin Tor li stavano aspettando.
- Salute - disse Deathspike
- Salute a voi - rispose uno di loro - siamo pronti ad aprire questo portale. Voi siete davvero sicuri di volerlo attraversare? Sarebbe più sicuro effettuare degli altri studi prima. E' un tipo nuovo di magia. -
- Siamo sicuri - disse Kiriany - ne abbiamo discusso tutti assieme.
- E allora sia - disse il mago - il portale resterà qui nella torre e sarà sorvegliato in ogni momento. -
Il mago si allontanò da loro tornando dai propri confratelli. I componenti del Kirin Tor si disposero a quadrato ed imposero le mani. Una luminescenza viola scaturì dalle loro mani mentre salmodiavano l'incantesimo. Il colore variò lentamente fino a raggiungere l'azzurro. A quel punto, in un lampo di luce, un portale dello stesso colore azzurro che avevano visto in cielo due anni prima apparve.
I maghi abbassarono le braccia e si avvicinarono al gruppo - Ecco, il vostro passaggio è aperto. Che la Luce guidi il vostro cammino - disse facendo un piccolo inchino.
- Grazie - rispose Kiriany ricambiando il saluto.
La paladina si voltò quindi verso si compagni - Si parte. - quindi si girò verso il portale e senza indugio lo attraversò.
Gli altri la seguirono uno alla volta. A chiudere il gruppo c'erano Mythas e Shockwave.
- Dopo di te, paladino - disse Shockwave scherzando.
Mythas ridacchiando sistemò lo scudo sul braccio ed attraversò il portale. Shockwave attese qualche istante e fece lo stesso.
Il senso di freddo che lo pervase non aveva uguali, sembrava di trovarsi sulle distese innevate di Dun Morogh trasportando un blocco di ghiaccio. Attorno a lui tutto era di un colore azzurro e bianco. Tutto era offuscato. Il suo fisico non poteva sopportare per molto quella situazione, decise quindi di lanciare su di sé un incantesimo di protezione ma le braccia non rispondevano alla sua volontà. In pochi istanti le tenebre calarono su di lui e le forze, così come i sensi, lo abbandonarono.
Quando riuscì a riaprire gli occhi, Kiriany era su di lui - Mi senti Shockwave? Cerca di muoverti, entro breve riuscirai a farlo di nuovo, tranquillo. -
La vista del paladino stava, lentamente, tornando alla normalità. Il volto era sferzato da un gelido vento che soffiava forte. Attorno a lui alcuni compagni erano seduti a terra, altri in piedi e si aiutavano a vicenda a rialzarsi. Tutto attorno il panorama era una distesa di ghiaccio e roccia. Alte montagne si vedevano tutto attorno a loro in lontananza. Ed in un punto, dove le montagne non c'erano si ergeva un enorme cittadella. Le torri si stagliavano altissime in cielo ed un enorme muro la proteggeva. Delle creature parevano volteggiare attorno alle guglie, ma definire cosa fossero non era possiblie data la distanza. Il paladino riuscì a rimettersi in piedi; come Kiriany gli aveva detto stava recuperando l'uso di gambe e braccia.
In breve furono tutti in piedi e radunati.
- Quindi ci siamo - disse Momor - ovunque siamo arrivati, ovvio. Ora dove andiamo? -
- Dov'è il portale?!? - chiese Shieed allarmato.
Tutti si guardarono attorno cercando il varco da cui erano giunti. Ma non c'era nulla attorno a loro.
- Non mi piace....non mi piace nemmeno un pò... - continuò il paladino.
- Stai calmo - lo interruppe Kiriany - prima di tutto dobbiamo ambientarci, capire dove siamo e trovare un luogo abitato. Poi ci occuperemo del portale. -
Guardando verso le torri nere continuò - Propongo di muoverci in quella direzione. Non è particolarmente invitante lo ammetto, ma al momento è l'unica cosa che si differenzia dal resto del panorama. Avete obiezioni? -
Nessuno rispose ed alcuni scuotevano la testa.
- Bene, allora in marcia. -
Il freddo ed il vento rendevano difficile avanzare ma il gruppo manteneva un buon passo in direzione del grande cancello che offriva il passaggio nel muro.
Entro breve si sarebbero trovati all'interno della Cittadella di Icecrown.