Ieri sera, ore 18.20, armato di biglietto e tanta voglia di cinema, ero in prima fila (metaforicamente parlando) per vedere l’atteso colossal marvel-disney “Avenger: Age of Ultron” in un cinema quasi vuoto (del resto, chi vuoi che vada al cinema di mercoledì alle 18.20 se non un papà con un piccoletto da far dormire!)
Dovendo passare un pomeriggio da nerd come non facevo da tempo, naturalmente, l’ho visto in 3D!
La recensione che segue non contiene spoiler sulla trama, quindi tranquilli! (nessuno spoiler tranne questo: il cattivo è Ultron, non Age! – battutaccia dedicata a Keraunos!).
Iniziamo con una chicca: i trailer precedenti: Ant-man e Starwars.
1) Ant-man: avevo già visto il trailer ed ora che l’ho visto al cinema… non ho cambiato minimamente opinione! Continua a non convincermi minimamente. Non mi convince in primis il protagonista, davvero carisma-zero, per non parlare dei dialoghi (un paio per tutti, le battute scontate del protagonista quanto accenna al perché di quel nome e, soprattutto, la spiegazione che sfonda la banalità di Evangeline Lilly sui “poteri della tuta”). Salvo che non sia affrontato con un approccio pseudo-umoristico, non vedo come possa reggere il confronto anche col peggiore dei film marvel… staremo a vedere.
2) SW7: mettendo da parte l’emozione di vedere Ian, Luke e tutta la combriccola al cinema, mettendo via nostalgia ed entusiasmo alle stelle, un paio di osservazioni sul trailer 3D visto: pro - i campi larghi sono davvero mozzafiato. La scena dello stardestroyer precipitato fa davvero spalancare gli occhi ed anche i primi piani dei personaggi rendono benissimo. Contro – la scena dell’esplosione del tie fighter durante l’inseguimento, invece, non è delle migliori in tre dimensioni, appare piuttosto piatta. Cosa preoccupante, considerato si parla di starwars! Male che vada lo vedrò in 2D.
Passiamo ora al secondo crossover marvel di Wheldon!
Non potendo soffermarmi sulla storia, mi concentrerò su alcuni aspetti generali del film e, in primis, sui personaggi (nuovi e vecchi) che si sono dati battaglia in questa pellicola.
NUOVI: la fanno da padrona sicuramente i gemelli, anche se tra luci ed ombre. Se, infatti, scarletwitch è presentata in modo efficace, in tutto il film ha un ruolo centrale e, di fatto, indirizza l’azione dei due, il secondo ha un ruolo più risicato e, soprattutto, a differenza della prima, soffre di una realizzazione, a mio avviso, poco efficace del proprio potere. Se infatti la sorella è rappresentata da subito in modo inquietante, da “strega”, anche con scelte registiche molto interessanti, soprattutto nelle prime inquadrare, con una attenzione e rappresentazione dei suoi poteri visivamente convincente, il secondo è esattamente l’opposto. Per essere un “quick” era piuttosto lento. In buona sostanza, per raggiungere un punto B da un punto A, più che correre sembrava teletrasportarsi. Non ho percepito, cioè, il senso della velocità, salvo qualche scena. Perde quindi senza dubbio il duello con la sua controparte giovanile vista in X-Men: giorni di un futuro passato dove, invece, questo aspetto ha colto nel segno. Se dovessi paragonarlo ad un mutante, lo vedo più simile al teleporta Nigtcrawler. Interessante, però, la stanchezza che seguiva l’uso dei suoi poteri, lo rendeva più umano rispetto alla sua controparte xmen, ma non modifica il giudizio di insieme.
Ora il “cattivo” Ultron. Genesi forse un po’ affrettata che avrebbe richiesto una decina di minuti di film in più, ciò nonostante come cattivo si rivela convincente e tutt’altro che scontato. Non potendo entrare nel merito, posso solo dire che ha uno dei piano per portare a termine la propria missione più interessanti mai visti in un film del genere. Avrei forse voluto più vedere una sua evoluzione caratteriale e di intenti oltre che fisica (se dico questa cosa è perché, nonostante un robot, è realistico parlare di personalità), ciò nonostante regge bene il duello e si presenta come un overpower su misura per la squadra, più per astuzia che non per forza bruta (che, comunque, non manca di usare).
E poi c’è Visione. Un personaggio su cui avevo fortissime perplessità e che vedevo, onestamente, anche di troppo in un gruppo così fornito (chi si è documentato in minimo saprà che, oltre ai vendicatori, ci sono anche, seppure con ruoli minori, tutta una serie di cammei di personaggi visti in altri cinecomic della fase2); invece trova il suo spazio, seppure, come dire, forse fin troppo in fretta. Sicuramente un personaggio complesso che, però, un po’ come Ultron, soffre di poco spazio e tempo, se non un lungo monologo come a dire: “Visione è questo, questo e quest’altro, ora diamoci di da fare!”. Interessante il come è stato realizzato, interessante il suo ruolo. Non vado oltre per non spoilerare nulla, ma sicuramente ci sarebbero un paio di cose da approfondire. Magari tra qualche settimana ^^. Da notare la piccola scena con Andy Serkins, un cattivo ben realizzato ed a tratti divertente che, sono certo, troverà il suo spazio nell’UCM (Black Panther in primis).
VECCHI: Tony Stark/Ironman: continua ad essere colonna portante: è colui che scatena gli eventi del film, è colui che cerca la soluzione, è colui che porta umorismo e freschezza alla pellicola (anche se non solo lui effettivamente). Sicuramente, rispetto alle altre pellicole in cui compare, ha meno spazio in termini di evoluzione del personaggio ed approfondimento dell’aspetto emotivo. In AoU Tony è più la spinta che porta avanti gli eventi o, comunque, che imprime loro la direzione che poi seguiranno e questo ha sacrificato un suo aspetto più umano a favore del genio che è. Thor: se si esclude un passaggio veramente forzato del film dove ottiene una sorta di “illuminazione”, Thor è meno Dio e più Avenger che mai. Concordo con la critica sulle sue battute (a inizio film ha una delle battute più divertenti) e la scena vista e rivista della sfida da uomini nel sollevare il martello (niente doppi sensi eh!) durante la festa è veramente spassosa! Anche qui ci sarebbero un paio di riflessioni da fare, ma le rimando alla versione spoiler ^^ Bruce Banner/Hulk: una sorpresa! Molto curato come personaggio, non solo in termini di confronto tra le due personalità, ma anche come scelte che compie e motivazioni che lo spingono. Questo, tra le altre cose, non fa che aggiungersi alla clamorosa scena d’azione intravista nei trailer contro Ironman con un paio di trovate davvero divertenti e interessanti. Natasha Romanoff/Vedova Nera: si approfondisce il suo passato e questo ha effetti sul suo presente. Anche qui la spietata spia del KGB mostra il suo lato umano, in alcuni momenti forse fin troppo forzato, ma comunque piacevole. Una delle pagine più dark della pellicola. Steve Rogers/Cap: seppure rimane l’aspetto puro del gruppo, a differenza del primo atto dei vendicatori, qui ha il suo ruolo di leader viene ridimensionato passando ora a Tony ora ad altri. Resta comunque un ottimo personaggio. Davvero sono curioso di vederlo in Civil War! E poi c’è lui: Occhio di Falco. Barton è la vera sorpresa di questo secondo capitolo: ha molto spazio nella pellicola e nell’intreccio, catalizzando determinati eventi e determinandone di fondamentali. Rappresenta un aspetto della squadra che, forse, mancava e che ora viene degnamente ricoperto da questo personaggio, rinato nel suo passato e nel suo presente. Anche qui sorvolo sul merito per non spoilerare nulla.
E cosa riguardo al protagonista silente di tutto questo? Joss Wheldon? Cosa dire di lui e del film nel suo insieme?
Indubbiamente non deve essere stato facile gestire un numero così nutrito di prime donne. Il problema, quando si ha a che fare con progetti di questa portata, è la distribuzione del tempo e delle scene tra tutti i protagonisti e, naturalmente, l’alchimia e la coreografia delle scene d’insieme. Entrambi gli aspetti gestiti egregiamente, se non con le postile di cui sopra. Una nota di merito sicuramente per le ambientazioni del film, tutte straordinarie, in particolare la scena finale (si fa per dire scena, visto che copre quasi un quarto del film!) è davvero imponente sia come impatto visivo, che come ambientazione, drammaticità e spettacolarità, un po’ meno sul realismo, ma quello lo lasciamo ai titoli DC ^^. Quello che invece ho notato è un affanno nel trovare, soprattutto nella prima parte, il giusto ritmo. In pratica tutto corre troppo rapidamente, alternando scene d’azione a frenetiche situazioni senza sosta, senza mai una pausa. Si ha la sensazione, nella prima parte del film, che ci sia poco tempo per mostrare fin troppo e questo sacrifica, da un lato, i singoli personaggi (in primis Ultron) e, dall’altro, il ritmo del film nel suo complesso che quindi arranca, non lascia mai lo spettatore un secondo per prendere fiato. Poi il film trova il suo equilibrio e la seconda parte è davvero notevole, sia come impatto visivo che come storia. Adrenalinico quanto basta per non perdere il senso di sacrificio e dramma, collegato non tanto ai vendicatori, ma a tutto ciò che li circonda.
Colonna sonora più varia rispetto al primo film, fa da cornice alle scene discretamente, seppure senza mai spiccare un balzo sopra la media, salvo verso la fine con cori davvero al punto giusto.
Ultima chicca: la scena post-credit che strizza l’occhio al terzo atto.
In sintesi: Avenger: Age of Ultron tira le fila dei titoli della Fase2 in modo egregio. I punti d’ombra di trama e realizzazione non inficiano il lavoro notevole svolto dal team che ci ha regalato un film corale a tratti intimo e con un pizzico di morale, dove i personaggi trovano tutti il loro spazio, chi più e chi meno, dove i cattivi hanno un loro perché e dove lo spettatore non trova un attimo per annoiarsi. La spettacolarità delle scene dall’inizio alla fine e la cura dei dettagli, è maniacale, specie nella parte finale dove questi aspetti sono enfatizzati dal dramma che si consuma contemporaneamente agli eventi mossi dai vendicatori, in un mix che spazia tra l’umano ed il superumano. Per coloro che amano i cinecomic, Age of Ultron non mancherà di fare il proprio lavoro, coinvolgendo e travolgendo in alcune sequenze anche il più esigente. In attesa di Civil War (ant-man, come ho detto, non è alla portata della saga di Cap, Ironman o Thor), salutiamo i nostri beniamini, attendendo l’ultimo atto della saga che li vede protagonisti!
