Burning Crusade
Abbiamo attraversato il Dark Portal…
La prima espansione non si scorda mai! E mai come per WoW questo detto è sicuramente applicabile!
Il World Event durante il quale il Dark Portal si è finalmente attivato è stato emozionante, epico oserei dire! A differenza di quando si aprirono i cancelli di Ahn’Quiraj, in Silitus, non vi furono crash del server di sorta, nonostante la presenza massiccia di giocatori pronti ad attraversare il portale. Ricordo che quando la mezzanotte scoccò e l’espansione divenne operativa orda e alleanza varcarono all’unisono il portale per trovarsi spaesati nelle lande di Hellfire, bruciate da un sole sconosciuto. La prima sensazione che provammo assieme a tutti coloro che passarono dall’altra parte fu uno sbandamento, il trovarsi per la prima volta dopo anni in una terra ignota. Il fascino di un mondo da scoprire!
La Burning Crusade è senza dubbio stata l’espansione più tecnica che mai World of Warcraft abbia mai conosciuto. Le successive non hanno neppure lontanamente avvicinato il livello di complessità e tecnica necessari di questa espansione. La TBC mise a dura prova anche le gilde storiche e non solo per l’incremento di difficoltà rispetto a Vanilla, ma anche per una scelta davvero opinabile di progress. Si passò infatti dai raid da 40 ai raid da 25, ma soprattutto ad un primo raid di sbarramento, Karazhan, che era un raid da 10 persone. Questo implicò un dover creare più gruppi che partivano contemporaneamente per vestirsi con conseguenti problemi logistici non da poco che contribuirono a un rallentamento nel progress praticamente di tutte le gilde medio-piccole non hardcore come la nostra.
Ciò nonostante la splendida torre bianca, Karhazan, resta uno dei raid più belli mai creati. Rammento la prequest per forgiare la chiave per entrare, che ricordava la prequest per accedere ad Upper Blackrock Spire! Dopo lo scoglio di Karazhan la gilda affrontò Serpent Shrine Cavern, la tana di Lady Vashj e Tempest Keep, la roccaforte sospesa del principe traditore Kael’thas e i tier successivi fino all’Eng Game di Sunwell Plateau, vista da poco più del 10% delle gilde di allora.
La TBC è stata una delle espansioni che ha messo più a dura prova il carattere della nostra gilda: ricordo i due mesi di try da Gruul e quel fatidico 2% (chi c’era ricorderà la frase: “una curetta per Manna…“. Gli healer girarono sull’hunter Mannarus, il tank morì ed al 2% la kill sfumò – fortunatamente arrivò la settimana dopo!) o i craft shadow resistence per affrontare Mount Hijal. Il doversi preparare per un boss con craft specifici (come quelli fire resistance per Molten Core in Vanilla) o il tankare boss con classi non canoniche (sempre a Gruul, i maghi equipaggiati con equip full stamina che tankano uno dei membri del Concilio che precedeva il boss finale), il controllo del campo con pecore, trappole, rallentanti, il pullare in eroica in 5 stanze da undici elite a Shattered Hall, sono tutte cose scomparse dopo la Burning Crusade o il concetto di manaregen, di entrare/uscire dal combat per incrementare il tasso di rigenerazione del mana… tutti elementi che sono andati perduti per un gioco più fruibile… un peccato, secondo la vecchia guardia, un vantaggio, secondo molti altri.
Hall of Fame
Karazhan: cleared
Maghteridon’s Lair: cleared
Serpent Shrine Cavern: 5/6
Tempest Keep: 3/4
Hyjal Summit: 3/5
Black Temple: 4/9
Sunwell Plateau: 2/6